Incrementare il turismo sostenibile in Irpinia. E’ stato uno degli argomenti nei talk della manifestazione Irpinia Streeat Mood, iniziata oggi. Occasione per presentare la prima edizione del premio ‘Otium’ dedicato ad Agostino Della Gatta, l’imprenditore e innovatore del turismo in Irpinia scomparso qualche mese fa.
“Si impegnava tanto nella promozione del territorio – ha ricordato la giornalista Lara Tomasetta – parlava dell’Irpinia con ottimismo, anche quando le istituzioni sembravano non credere nel nostro territorio. A Castelvetere, facendo rete, é riuscito a ridare vita ad un luogo che racconta l’autenticitá dei nostri territori. Si è battuto tanto anche per far riaprire l’Avellino- Rocchetta. Per tutto questo nasce il premio”.
Premio attribuito ad Amedeo Trezza, promotore del progetto “Casale in sughero”, il ritorno alla terra in una versione autentica. “L’Irpinia è una terra che si abbandona facilmente poiché non è facile costruirvi qualcosa “, ha spiegato Trezza, irpino che per realizzare il suo progetto si è spostato in Cilento. “La sostenibilità, come tema abusato, ha a che fare con le risorse. Mentre il proprium del mio progetto è lavorare sulla sostenibilità delle relazioni, offrendo al cliente un viaggio col pensiero, con una destinazione umana, cioè incontrare e interpretare le persone per conoscere il territorio, ciò significa porre al centro del viaggio le persone più che i luoghi, o meglio i luoghi attraverso le persone”.
Il suo impegno gli ha dato anche la possibilità di recuperare piante del territorio del quale si è occupato, e in particolare di semi antichi dell’Appennino meridionale. “Ciò è stato possibile solo grazie alla relazione con l’abitante del luogo che non si è mai mosso da lì, riuscendo a leggere il messaggio ormai silenzioso di chi è rimasto e rendendolo contemporaneo”.
L’esperienza dell’albergo diffuso è stata raccontata anche da un’altra imprenditrice,Leonilde Lemmi, del progetto “Case del borgo antico” ad Eboli. A seguito del riscontro più che positivo della prima struttura nata nel 2015, oggi la sua rete dispone di 8 appartamenti che ospitano i turisti nel centro storico di Eboli, rivalutato negli ultimi anni. “I turisti, soprattutto stranieri, hanno a disposizione le comodità di un albergo, ma l’accoglienza è quella di una casa” -ha commentato l’imprenditrice – abbiamo creato un consorzio tra attività ristoratrici e strutture ricettive, poiché è fondamentale l’unione e non la competizione”.
Situazione ancora difficile da portare a termine in Irpinia, dove si spera vengano scoperte infrastrutture che permettano di incrementare il turismo sostenibile attraverso la creazione di alberghi diffusi.
Per facilitare la strada verso un tale obiettivo Alessandro Nicotera ha pensato al “Progetto Tram”. Si tratta di giovani che vogliono investire il proprio futuro nel turismo e che per questo hanno partecipato ad un percorso di formazione sul turismo ambientale sostenibile, sulla gestione di un’agenzia di servizi e sul marketing. “Formazione che è servita alla mappatura della situazione dei comuni partecipanti tra cui Montefredane e Summonte – ha spiegato Nicotera – e a seguito della quale è stata creata una piattaforma di e-commerce per uno sguardo generale sulle opportunità che possono trovare i turisti nel nostro territorio”.
Un esempio, dunque, di turismo studiato ancora in fase sperimentale in Irpinia, ma che risulta fondamentale per cercare di alzare il livello della qualità e della quantità del turismo nella provincia di Avellino, investendo nella formazione.
L’intervento di Nadia Matarazzo, geografa dell’Università di Napoli, ha sottolineato ulteriormente la necessità di tracciare una mappa sul territorio, per imparare ad interloquire con esso e per monitorare il cambiamento culturale che indirizza verso il turismo sostenibile. “Sostenibilità di cui si è iniziato a parlare circa trenta anni fa, quando l’economia nel settore era alla deriva. In essa è stata intravista una possibilità di crescita economica e allo stesso tempo di conservazione delle caratteristiche territoriali”, ha concluso.
Un premio importante in un festival come l’Irpinia StreEat Mood che parte dalla cucina della nostra terra come elemento di attrattiva turistica da aggiungere alla bellezza dei nostri borghi, ai paesaggi naturalistici e alla volontà di valorizzarli da parte di tanti irpini che vogliono creare opportunità di sviluppo nella nostra provincia. Proprio come stava facendo Agostino Della Gatta.
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